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Indifferenti non si nasce
La gravità della crisi ecologica esige da noi tutti di pensare al bene comune e di andare avanti sulla via del dialogo, che richiede pazienza, ascesi e generosità, ricordando sempre che “la realtà è superiore all’idea”.
Senza conoscere la fonte di questa frase potremmo pensare che sia una citazione della giovane Greta Thunberg, di qualche attivista eco friendly o politico verde. Invece a dirlo è il nostro papa Francesco nell’enciclica “Laudato sii” del 2015, dedicata alla custodia del creato e al concetto di ecologia integrale.
Ma che cosa è l’ecologia integrale di cui tanto si sente parlare? E’ lo sguardo di amore che dobbiamo avere per rivolgerci all’opera di Dio, è la sfida per superare questo percorso di crisi ambientale, ad oggi così evidente e all’attenzione di tutti ma che in realtà è importante da molto tempo.
Per questo, nel nostro piccolo, l’oratorio Sentinelle del mattino in comunione con l’ANSPI nazionale, che in questo anno ha deciso di dedicare il sussidio invernale (un documento che contiene spunti e linee guida generali per tutti gli oratori associati) proprio a questo tema, cercherà di lavorare per incidere, secondo il proprio ruolo.
I concetti fondamentali sono due: il primo è la necessità di riconoscere, nel dilagare di una moda ambientalista superficiale e sterile, che quella di cui stiamo parlando è invece una vera urgenza la quale si lega inesorabilmente alla nostra fede e alla relazione con noi stessi, con gli altri e con il Cielo. Come possiamo aver cura dell’ultimo e dell’altro, come possiamo avere gli occhi rivolti al cielo se per prima cosa non riusciamo a custodire la bellezza che Dio ci ha donato con la creazione? Il Signore ci ha affidato la custodia del suo Creato e perciò il nostro ruolo è centrale, pur nella nostra libertà. Il secondo concetto è la consapevolezza che l’ecologia non può essere un percorso di qualche mese, una moda temporanea per arricchire qualche azienda di borracce, o una liberazione dai sensi di colpa, ma deve costituire un vero intervento educativo che punti soprattutto a un radicale cambio di abitudini per le generazioni di oggi e del futuro, l’adozione di uno stile di vita salutare che ci permetta di riconciliarci con la natura e con il mondo stesso. Tutto questo ha bisogno di molto tempo, forse anni: è un percorso graduale e un inizio che non può essere sciupato. Abbiamo una sola possibilità per incidere significativamente senza perdere credibilità.
Nel nostro percorso in Oratorio abbiamo iniziato anni fa con l’istallazione di pannelli fotovoltaici che garantiscono la copertura di una parte dei consumi elettrici grazie all’energia solare. A questo è seguita l’installazione di un pannello persino negli spogliatoi del SentiCamp per limitare il consumo di corrente elettrica. Un altro aspetto è quello del consumo di plastica: l’obbiettivo è diventare entro il 2021 “plastic free”, dotandoci di erogatori di acqua e cannellini, oltre a svolgere una maggiore sensibilizzazione sul tema. Altro intervento importante è quello inerente la raccolta differenziata: cercheremo nel corso del 2020 di rendere ogni spazio della nostra struttura dotato della divisione dei rifiuti, in modo da facilitarne la raccolta. Già dalla scorsa estate i nostri pasti durante Gr.Est. e centro estivo sono stati serviti a tavola con l’utilizzo esclusivo di vettovaglie in materiali usa e getta compostabili, riducendo notevolmente il consumo di plastica. Questi alcuni degli interventi che già sono stati avviati ma tanti altri ne abbiamo da mettere a punto e realizzare, come ad esempio il grande progetto di un area parco giochi eco friendly con allestimento di cartelli informativi che sensibilizzino sul tema dell’ecologia ed istruzioni sulla corretta differenziazione, con infografiche e disegni per i bambini; la completa sostituzione di tutte le sorgenti luminose dell’oratorio, della Chiesa, dell’area sportiva e della casa parrocchiale con lampadine a basso impatto ecologico e basso consumo, in modo tale da ridurre sprechi ed eccessive spese; la revisione di tutti i partner e fornitori di servizi in base alla qualità dei propri prodotti per attenzione all’ambiente.
Tutto questo accompagnato dalla “cultura della formazione”: infatti, è necessario incontrare tutte le classi di ragazzi e di adulti per promuovere incontri sul tema. Un primo incontro è stato svolto nel ritiro di inizio anno con gli animatori del formicaio: all’interno di questo evento è stato presentato il tema e sono stati suggeriti alcuni possibili interventi che sono ora in fase di progettazione. Siamo all’inizio di questa sfida, la strada è in salita ma la speranza, soprattutto tra le nuove generazioni, che il futuro è nelle nostre mani e non passa solo da qualche, seppur legittimo, “venerdì di svago”, è viva in me.
“Occorre sentire nuovamente che abbiamo bisogno gli uni degli altri, che abbiamo una responsabilità verso gli altri e verso il mondo, che vale la pena di essere buoni e onesti”
Papa Francesco, LS, (229).